Scuola pubblica, morale privata… e cultura allo sbando!
Stamattina ho letto diverse notizie contrastanti e penose, alcune le ho apprese dai giornali, altre le ho scoperte su siti internet d’informazione ed altre ancora le ho ricevute per posta elettronica.
Ad esempio mi scrive l’insegnante di scuola pubblica, Antonella Pedicelli, a commento delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulla qualità della scuola pubblica in Italia:
“Silenzio e umiliazione, così voglio intitolare il mio breve messaggio di stamane Paolo.. sono delusa, profondamente delusa dall’ennesimo intervento del Presidente del Consiglio in una sede pubblica.
Un attacco feroce il suo, contro il lavoro di una categoria (quella degli insegnanti) che non merita parole così incisivamente umilianti! La scuola “pubblica”, per fortuna, con tutti i suoi pro e contro, rimane una “bella cosa”, una valida opportunità per “tutti”…chi sono quei tutti? Per chi è “fuori” al contesto scuola quotidiano.. quel tutti, forse ha un valore relativo, ma ti assicuro che “esso” ha un valore ben più ampio….mi viene in mente ora la mia esperienza, come docente di scuola Primaria, al Trullo (un quartiere di Roma piuttosto “difficile” e “crudo”..), un anno per me intenso e piuttosto pesante…li’ al Trullo la “scuola pubblica” dove insegnavo era una specie di “isola felice” per tutti quei bambini che, spesso, avevano un reale bisogno d’aiuto… Non mi dilungo in questo racconto, perché, credo sia arrivato il momento di “toccare con mano” certe situazioni e, per chi ne ha voglia e volontà, “andare”, cercare, vivere le storie che vengono raccontate sui giornali! In quella scuola la mattina, noi insegnanti, spesso, “facevamo lo shampo” ai bambini ROM che frequentavano le nostre lezioni…
Quel “tutti” di cui parlavo all’inizio rimane un valore, un grande e unico valore su cui non si “deve” assolutamente infierire, al quale si “deve” rispetto e onore…. e soprattutto RISPETTO si deve ad un lavoro “pubblico” che io spero, un giorno, possa raccogliere una comprensione forte e vera da parte di tutti!”
Le dichiarazioni fuori di testa, ma fatte in un contesto istituzionale dal cavalier Silvio Berlusconi, dimostrano ancora una volta come sia necessaria una regolamentazione ed un esame sulle reali capacità mentali ed emozionali di quelle persone che intendono rivestire cariche pubbliche. Che elementi come il Berlusconi, di capacità intellettuali e morali minime, possano rivestire cariche
istituzionali di massima responsabilità è veramente uno schiaffo all’intelligenza umana.
Il fatto che nello stesso giorno in cui il “presidente” ha dileggiato gli insegnanti e la scuola pubblica abbia anche scherzato sul suo bunga bunga, la dice lunga sulla sua totale mancanza di “modestia”. Che poi tale elemento subumano si sia aggiudicato pure le benedizioni vaticane ci fa capire come la corruttela e l’interesse privato abbiano superato ogni decenza. D’altronde le gerarchie vaticane gestiscono scuole private e le dichiarazioni del Berlusconi vanno a tutto loro vantaggio.
Ma vorrei chiedere al signor Berlusconi: “Chi ha reso la scuola pubblica inefficiente e carente.. se non lo stesso governo da lui presieduto e che sta portando l’Italia allo sfacelo?”. D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un “televisionaro” che anni fa, dichiarò pubblicamente che lui proibiva ai suoi figli di assistere ai programmi televisivi perché non voleva che diventassero scemi… Quando era ed è lui stesso che dirige e indirizza la cultura televisiva in Italia….?
Sursum corda.. e salviamo il salvabile!”
Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.
http://www.google.it/search?hl=it&source=hp&q=Paolo+D%27Arpini&aq=f&aqi=g2&aql=&oq=
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Commento ricevuto:
Caro Paolo , ho letto quanto sopra . Dato che non sono certo berlusconiano , passo oltre i giudizi morali sulla persona pubblica e privata . Però so e presumo ci sia stato ,da ogni parte, ben di peggio . Politicamente è un esponente del sistema e come tale lo combatto. Permettimi di fare osservare alla gentile insegnante Pedicelli come non sia utile mai , per tutti , estendere le proprie esperienze personali , magari positive , alla valutazione globale del settore in cui si opera . Per non farla lunga voglio dire : davvero la Scuola pubblica italiana (tralasciamo quella privata) è stata , dal ‘68 in poi , una fucina di formazione pedagogica e culturale per tutte le generazioni interessate ? Basta guardarsi attorno per verificare come non sia complessivamente così . Solo colpa di Berlusconi ? In 60 anni non ha certo malgovernato solo lui . E non dimentichiamo che la gran massa degli insegnanti ha sempre sostenuto partiti e sindacati di regime contro chi si batteva contro lo stesso . E continuano a farlo ! Un abbraccio , Enzo